IMMERSIONI A CAPO VATICANO - TROPEA
Il MONDOBLU DIVING CENTER è uno dei più famosi e qualificati centri di immersione della Calabria. Le attività subacquee del centro, sin dal 1985, sono state sempre improntate al costante miglioramento, al perfezionamento, all’organizzazione, alla cura di ogni minimo dettaglio.

La nostra esperienza, la ricerca continua, la qualità, la professionalità, rappresentano, da oltre 25 anni il nostro punto di forza!
Acqua limpida: è questa una delle caratteristiche delle immersioni lungo la costa di Capo vaticano. Trenta metri di visibilità,sono la piacevole norma in quste acque; le immersioni qui sono adatte sia ai subaquei principianti che a quelli ben più esperti.
Il MONDO BLU Diving Center conta oltre venticinque diversi punti d’immersione, tutti i punti d’immersione sono a circa dieci minuti di navigazione dal centro sub, di seguito vi presentiamo le più significative pubblicate anche sulle principali riviste del settore.
Elenco immersioni:
1. SCOGLIO DELLA GALEA
Il più meridionale dei punti d'immersione della zona di Capo Vaticano è lo scoglio della Galea. L'immersione si conduce a sud dello scoglio affiorante, a una profondità massima di 19 metri. Una catena di scogli e scoglietti poggia sul fondo di sabbia chiara creando un'infinità di spaccature che costituiscono la tana ideale per cernie, corvine e saraghi. Le pareti in ombra sono ricoperte di spugne colorate e rivestite di molte varietà di alghe. Lo scoglio della Galea è forse il più caratteristico dei punti d'immersione di Tropea, quello che riassume tutte le peculiarità di questo mare: acqua limpida, grande luminosità e scogli tappezzati di spugne multicolori.
2. SCOGLIO MANTINEO
Subito sotto il faro, vicino a riva, lo scoglio del Mantineo è un altro buon punto d'immersione, talvolta battuto dalla corrente. Lo scoglio emergente è il più imponente di una serie di scogli sommersi che poggiano sulla sabbia a 15 metri di profondità. Una piacevolissima seconda immersione, adatta ai subacquei di tutti i livelli, che con occhio attento potranno scoprire tutti gli organismi bentonici del nostro Mediterraneo: spugne, tunicati, briozoi, una quantità di nudibranchi, di crostacei e di ghiozzi e bavose affacciati dalle loro tante negli scogli. I passaggi fra i diversi scogli, in presenza di corrente, consentono di osservare interi branchi di triglie, di piccole dimensioni ma numerosissime, appostate immobili sul fondo nei punti più riparati con il muso rivolto alla corrente.
3. VADARO
Lo scoglio del Vadaro affonda le sue radici nella sabbia a una ventina di metri di profondità. Sott'acqua potremo fare il periplo dello scoglio che, sul lato settentrionale (quello che guarda Tropea, per intenderci) cade sulla sabbia con una franata. Anche qui i numerosi anfratti fra le rocce accatastate danno rifugio a polpi, cernie e in generale a pesce bianco, mentre in acqua libera, soprattutto a settembre, si avvistano spesso le ricciole.
4. FORMICOLI
Fra Riaci e Torre Marino, a circa 300 metri dalla costa spuntano dalla superficie una serie di scogli affioranti: sono i Formicoli, ciò che resta, si dice, di un antico porto romano. Piacevole e non troppo profonda l'immersione: i Formicoli proseguono sott'acqua verso il largo dando vita a una dorsale di scogli e scoglietti che poggiano sulla sabbia a 18 metri di profondità. È I'habitat ideale per cernie, saraghi e, fra ottobre e novembre, corvine: ognuna delle mille tane che si creano fra i sassi sommersi ospita qualche animale, tanto che questo è uno dei "buoni indirizzi" per gli appassionati di pesca in apnea. Fra le rocce si apre un tunnel, nel quale sarebbe bene non passare per non rovinare i fragili animaletti che vivono attaccati alla roccia: ma se proprio non volete rinunciarvi, abbiate almeno I' accortezza di non urtare contro le pareti e di trattenere il fiato finché sarete sotto la volta, in modo tale da non emettere bolle d'aria che, intrappolate nella volta, condannerebbero a morte certa anche gli organismi più resistenti. Un'immersione piacevolissima e tranquilla, questa, adatta ai principianti ma interessante anche per gli esperti. Più verso il largo, sui 27-30 metri di profondità, la sene di scogli si chiude con la secca esterna dei Formicoli.
5. LA RETE
Oltre Capo Vaticano si apre la spiaggia delle Grotticelle, interrotta a metà da una serie di scogli affioranti. Una scogliera sottomarina sale dal fondale delle Grotticelle: è la secca del Monaco, qui chiamata Smalidittu probabilmente per la quantità di reti che la roccia ha strappato ai pescatori. Una di queste montagne sommerse è chiamata, proprio per questa ragione, la Rete. È un’immersione fonda: il cappello della secca si trova a 38 metri di profondità e le pareti, che cadono per una ventina di metri sul fondale sabbioso, sono abbastanza “pelate”: niente gorgonie ma tante ascidie rosse. In compenso qui troverete una quantità esagerata di cicale, anche di grandi dimensioni. La secca è circondata da una sene di altre secche più profonde che poggiano sul fondale sabbioso digradante e che formano ampie spaccature, elette a tana da cernie di grandi dimensioni, e archi sommersi.
6. L’ANCORA
Semisepolta nella rena del pianoro sabbioso che costituisce il fondale del le Grotticelle, a quaranta metri di profondità,spunta un’ancora romana rivestita da spugne incrostanti e briozoi. L'ancora è posata proprio ai margini della caduta verso la vallata sottomarina che si insinua nelle Grotticelle fino a poca distanza dalla costa, una collina di sabbia sostenuta da una parete rocciosa su cui vivono fitte colonie di briozoi e di spugne.
7. U VAPURI
A una trentina di metri di profondità di fronte all'abitato di Riaci giace il relitto U' Vapuri, ben visibile, stagliato sulla sabbia chiara, sin dalla superficie nell'acqua limpida. Della nave, di cui si sa poco o niente, non rimane che lo scheletro metallico: lamiere che si elevano al massimo di 50-60 cm dal fondo ed è per questo motivo che individuare U’ Vapuri con lo scandaglio non è certo impresa facile. Nonostante della nave rimanga ormai solo l'ossatura, l'immersione è comunque piacevole: fra le lamiere si nascondono cernie, grandi polpi e talvolta anche il pesce balestra, per i locali "pesce porco", insolito nel Mediterraneo.